In questo suo nuovo testo Davide Navarria indaga sulla nostra società a partire dal tema della pornografia così diffusa nel tempo del digitale.
Il testo non si rivolge in primo luogo a curiosi, addetti ai lavori, specialisti. È indirizzato a chiunque desideri interrogarsi su questioni fondamentali e sempre attuali, e che emergono con più evidenza alla luce del porno 2.0.
Il rischio, come sempre, è quello di ridurre l’umano e la sua complessità. La sessualità umana è un mistero bello e grande, che resiste al tentativo di costringerla entro i circuiti virtuali del web.
L’obiettivo del libro è quello di aprire finestre su questioni cruciali, come l’identità personale e la sua consistenza; il valore del corpo e la sua rappresentazione; il delicato equilibrio tra libertà individuale e responsabilità politica; il ruolo e il valore della relazione educativa nello sviluppo affettivo delle giovani generazioni e molto altro.
Attingendo al vasto immaginario della cultura pop e in costante dialogo con autori come Baudrillard, Pasolini, Heidegger e Foucault, Navarria ci fornisce una prima, provvisoria ma preziosa mappa per orientarci nelle affollate strade del neonato Pornocene.
Autore Davide Navarria
Editore Rogas
Anno edizione 2020
Pagine 110 p., Brossura