Aiutare ed essere aiutati
Il grande Ulisse, l’eroe forte e saggio che combatte a Troia e poi affronta numerose avventure nel suo ritorno a casa, l’eroe pronto ad affrontare ogni pericolo per la sua sete di conoscenza, da bambino aveva paura dei cani.
Mino Milani prende a prestito la figura di questo famoso personaggio epico per raccontare, nel suo modo assolutamente poetico capace di farci sembrare di essere a Itaca, la profonda amicizia che lega Ulisse fin da bambino al suo fedele cane Argo.
Tanti sono gli spunti di questo libro che ripercorre tutta la storia del re di Itaca. L’amicizia e la fedeltà sono i più immediati: Argo ed Ulisse sono inseparabili, crescono insieme, affrontano le prime difficoltà insieme ed è un Argo vecchio e malconcio, pieno di pulci e zecche quello che accoglie Ulisse al suo ritorno ad Itaca, l’unico, il primo, che immediatamente lo riconosce pur sotto il travestimento, dopo vent’anni.
Ma un altro è lo spunto per cui questo libro mi sembra molto interessante: Ulisse supera la propria paura senza quasi accorgersene, per un gesto di bontà, per evitare un’ingiustizia.
Di slancio, come solo il cuore di un vero eroe sa fare, si prodiga per porre rimedio ad una tragedia che sta accadendo sotto i suoi occhi, una profonda ingiustizia, un atto vile e ingiusto, di una crudeltà senza senso.
Non può rimanere a guardare, non pensa più a sè stesso e alle proprie paure e con un gesto coraggioso, di impeto, afferra, per salvarlo, questo cagnolino dalle mani di un malvagio contadino che voleva ucciderlo.
Due aspetti quindi, guardare l’altro e non solo sé stessi, aiutare per essere aiutati, due insegnamenti preziosi perché chi fa così nella vita ci guadagna.
Un bellissimo libro adatto ad un buon lettore. Mino Milani è un grande scrittore che rispetta il ritmo della narrazione e dell’ascolto. Per assaporarlo dobbiamo prenderci il tempo necessario.
Autore Mino Milani
Editore Mondadori
Anno edizione 2013
Pagine 221 p., ill. , Brossura