Storia d’amore e di fedeltà
La sfida del libro è questa: credi tu che la vita mantenga la sua promessa?
Io sono nel mezzo della mia, se Dio vorrà, ma credo di sì.
Per questo penso sia interessante per i ragazzi leggere un libro
come questo.
Sullo sfondo la rivoluzione francese, una bambina dichiara che non sposerà mai un contadino. Un suo coetaneo, 9 anni, la prende sul serio e decide di diventare un costruttore di navi, per lei, per poterla sposare.
La figura più bella? Padre Pietro.
Molte recensioni la definiscono una storia d’amore e di fedeltà, importante in un mondo come il nostro dove essere «fedeli» nelle cose, non solo in senso coniugale, sembra non andare più di moda.
In realtà penso che questo libro metta in luce soprattutto il fatto che la vita è nostra e che, al di là della libertà di chi ci sta intorno, siamo noi a dovercela giocare nel rapporto con Chi ce l’ha donata promettendoci la felicità. E questo «Rapporto» si gioca nei legami e negli eventi della nostra quotidianità.
L’autrice desidera dirci tante cose, tutte quelle che ha scoperto nella sua vita, e ogni tanto sembrano un po’ troppe. Alcune sono solo accennate e messe lì, come una promessa. Sarà mantenuta nei suoi prossimi romanzi? Penso di sì.
Autore G. coppari
Editore Itaca
Anno edizione 2011
Pagine 232 p., Brossura