Un ribelle a Scampia

La storia di Nicola è una stoia che solo apparentemente ci può sembrare lontana.

A Scampia la vita non è facile, i soldi scarseggiano e per farsi accettare biosgna essere dei veri duri e soprattutto non bisogna fare gli infami. Ma quando Nicola finisce in carcere è solo, i suoi “amici” sono spariti.

Grazie ad una serie di figure di adulti molto positive dopo un periodo di carcere viene affidato ad una casa famiglia.

Inizia così la sua storia, fatta di incontri, di cadute e riprese.

Cedendo poco a poco a quanto è costretto a fare, Nicola si lascia affascinare dalla lettura grazie ad una professoressa di lettere.

Sarà il primo passo per tornare nel suo quartiere e dire a tutti quello che ha scoperto!

Dicevamo che solo apparentemente sembra lontana, infatti anche se le circostanze possono essere diverse, accogliere una situazione che non piace, muovere la propria libertà, riconoscere una presenza buona per la propria vita e molto altro, sono tutte esperienze quotidiane per i nostri ragazzi.

Ancora di più potrà essere d’ispirazione per avere il coraggio di tornare sui propri passi, dai propri amici, e provare a raccontare anche a loro cosa ci sta accadendo.

Un testo con una morale molto esplicita ma che riesce a non essere moralista. Semplice, scorrevole, piacevole da leggere. Non letteratura elevata, ma una bella storia!

Autore Rosa Tiziana Bruno
Editore Paoline
Anno edizione 2016
Pagine 128 p., ill. , Brossura

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