Narrazioni

ALBERTO BRASIOLI legge

Fiorentino di nascita – considera il dopoguerra l’epoca più luminosa della vita -, milanese di adozione, Alberto Brasioli, si è laureato in Lettere Classiche all’Università Cattolica di Milano. Correvano gli anni della Contestazione.

Ha insegnato in diversi licei lombardi.

Con alcuni amici dette in seguito vita ad una associazione per la diffusione della lettura e della scrittura e per la formazione dei docenti.
In questo ambito ha tenuto negli anni numerosi corsi per insegnanti e persone variamente interessate, anche in collaborazione con diverse riviste e istituzioni.

Tra i suoi libri: commento scolastico ai Promessi Sposi (Edizioni Atlas, Bergamo 1994, in collaborazione con Acerbi, Camisasca, Carenzi), l’antologia per il Biennio I libri di Ulisse (Atlas, 1997, in collaborazione con gli stessi) e un’edizione della Commedia per le scuole superiori (Atlas, 2000), più volte rieditati.

Molto utile per corsi di scrittura Materiali per l’insegnamento della composizione scritta in lingua italiana (Edizioni CUSL, Milano, 1992)

Tra gli interventi di divulgazione letteraria si segnalano Nomi segni cose (Il leggio, Chioggia, 1997), Dante: lo sguardo, la realtà (Il leggio, Chioggia, 1996).

Per genitori alle prese con figli piccoli: Fiabe in cartoni (Il leggio, Chioggia, 1998), Un sasso, un orso e un chicco di riso (Il leggio, Chioggia, 2001).

Assieme a Marcello Chiarenza ed Enrico Gamba ha realizzato nel 1996 la mostra itinerante Guardare la commedia, presentata per la prima volta al Meeting per l’Amicizia tra i Popoli (Rimini 1997).

Oltre ad alcuni brevi racconti per bambini per l’editrice La scuola di Brescia, si segnala C’era una volta il medioevo con i disegni di Guido Clericetti (Giunti, Firenze).

Negli ultimi anni ha collaborato in maniera sistematica con L’Eco di Bergamo e con quella originale impresa di comunicazione nata dall’amicizia con Ettore Ongis che è stata Bergamopost.

Nel frattempo non ha mai smesso di dedicarsi con passione ai suoi nipoti, scoprendo grazie a loro tante di quelle cose sulla vita da permettergli di rinnovare profondamente anche lo sguardo su quel che aveva incontrato prima sui libri.